INCENTIVI AUTO 2011: NON CI SARANNO

17 Luglio 2017

    Nessun incentivo auto in Italia per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale. L’Anfia e l’Unrae chiedono al Governo di sbloccare i fondi per avviare questo processo

    

Gli incentivi per le auto nel 2011 non saranno rinnovati. Il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, ha infatti escluso nuovi incentivi statali per l’anno in corso per la rottamazione delle auto inquinanti a favore dell’acquisto di auto a basso impatto ambientale.
L’Anfia, in rappresentanza delle case automobilistiche italiane e l’Unrae per quelle estere, hanno chiesto a gran voce al Governo di stanziare questi incentivi per avere una ripresa delle vendite; ormai sempre più in calo vista la crisi mondiale. Il mancato stanziamento di incentivi auto per la rottamazione causerà nel 2011 un aumento dei valori medi di CO2, valori che erano scesi di circa 8 g/km nel 2009 grazie ai bonus messi a disposizione dal governo. L’obiettivo dell’Unione Europea è quella di avere un parco auto con emissioni medie di 130 g/Km di CO2 entro il 2010, che diventeranno 120 g/km entro il 2015, ma senza adeguati incentivi per la rottamazione di auto inquinanti difficilmente si riuscirà a raggiungere l’obiettivo prefissato.
Discroso differente avviene in Francia, dove per il 2011 sono stati stanziati ben 12 milioni di euro di incentivi statali per la rottamazione di auto con più di 15 anni di età. Il Governo francese ha deciso di dare un bonus legato alle emissioni di CO2 dell’auto che si va ad acquistare, mentre verrà stabilito un malus per l’acquisto di modelli che superano i 120 g/km di CO2. Questo tipo di politica significa, in sostanza, che parte delle uscite derivanti dagli incentivi per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale verranno recuperate dalle entrate per i malus pagate da chi acquista auto meno ecologiche. Probabilmente sarà mantenuto anche un bonus di 300 euro per la rottamazione di auto con più di 10 anni di età.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Regno Unito che ha stanziato incentivi auto per l’anno corrente di circa 230 milioni di sterline per l’acquisto di auto elettriche, ibride o ad idrogeno, stabilendo dei requisiti di base molto rigidi che devono avere tali auto: emissione massima di CO2 di 75 g/km, velocità massima superiore ai 100 km/h, autonomia di 70 miglia (circa 100 km/h) per le auto elettriche e 10 miglia (circa 16 km) per quelle ibride plug-in in modalità elettrica, oltre che una garanzia della casa per un chilometraggio non inferiore alle 60 miglia, 3 anni sull’auto e sulle batterie. Saranno escluse quindi auto adatte solamente alla circolazione in città o utilizzabili solo per brevi tragitti che non potrebbero effettivamente garantire le esigenze minime di prestazioni ed autonomia richieste attualmente da un’ auto. Il programma, che preso il nome di plug-in car grant, prevede un incentivo pari al 25% sul costo dell’auto fino ad un limite di 5.000 sterline, per un periodo che va da gennaio 2011 a marzo 2012. Sono stati stanziati, infine, anche dei fondi anche per costruire punti di ricarica per auto elettriche, i cosiddetti plugged-in place; in modo da poter consentire ai cittadini che optano per le auto elettriche di poterle ricaricare senza troppi problemi. Quindi lo scenario è molto chiaro. Con un mercato dell’auto sempre più stagnante, che rispecchia in pieno l’economia mondiale, ci sono nazioni come la Francia e la Gran Bretagna che cercano attraverso gli incentivi statali di risollavere non solo le sorti del comparto automobilistico; ma anche di svecchiare la flotta di veicoli inquinanti che ancora imperversa su tutto il globo terrestre. L’Italia, purtroppo per noi, non segue la scia anglo-transalpina e soprattutto va a disattendere le aspettative dell’Unione Europea che contava entro il 2010 di avere un parco auto con emissioni medie di 130 g/Km di CO2.

Team Infomotori – 13/01/2011