Malviventi e auto: qualche volta sbagliano anche loro

17 Luglio 2017

Il malvivente va considerato una professione? La risposta a questa domanda non può essere positiva, ma sbaglia chi ritiene il malvivente un’occupazione – chiamiamola così… – per la quale non sono richieste pratica, esercizio e competenza. Lo testimoniano due episodi differenti, utili per dimostrare come lo spirito del malvivente non basti per essere davvero malviventi. Il primo fatto si è verificato nel parcheggio dell’ospedale Gemelli di Roma, dove un ladro ha ripulito l’abitacolo di una vettura ferma in sosta.
 
Peccato che l’uomo abbia dimenticato nell’automobile il marsupio, dov’erano contenuti i documenti ed uno spinello. La Polizia scrive Il Mattino – non ha ovviamente faticato troppo a lungo per rintracciare il ladro. I documenti sono risultati fatali anche ad un 32enne di origine marocchina, già noto alle Forze dell’Ordine, costretto a recarsi presso la questura di Prato e compilare i documenti validi per rispettare l’obbligo di firma. L’automobilista ha presentato la licenza di guida, che gli agenti hanno scoperto non essere più valida: era stata rilasciata nel 2008 e doveva essere rinnovata da quattro anni.
 
Non è tutto: l’uomo – così leggiamo su Il Tirreno – si è presentato in questura al volante di una Citroen non assicurata e sulla quale gravava un provvedimento di radiazione (per cessata circolazione), i cui documenti erano per di più intestati ad una Renault rubata nel 2014 in provincia di Firenze. E’ stato denunciato per ricettazione, guida senza patente e multato per 720 euro.