Mercedes, l’Intelligent drive tedesco sfida Google

17 Luglio 2017

Cento chilometri attraverso la Germania, in completa autonomia e senza toccare volante, freno o acceleratore. Li ha percorsi una Mercedes S 500 programmata con sistema Intelligent Drive per una guida in totale automatismo su un percorso che va da Mannheim a Pforzheim. Un itinerario simile a quello in cui si è cimentata la celebre Bertha Benz in occasione del ‘Benz Patent Motorwagen’ del 1888 e che evidenzia la differenza tra il prototipo a guida autonoma di Mercedes e quello di Google. La Mercedes S 500 Intelligent Drive, infatti, non solo dispone di volante, pedali e altri controlli e comandi a disposizione del conducente, che può stare con le mani in prossimità del volante o intervenire sulla guida se necessario, ma ha fatto il suo percorso di prova non su strade chiuse al traffico ma attraversando villaggi e cittadine, strade provinciali, rurali e autostrade. L’organizzazione informatica del percorso però è stata complessa. Perchè la Mercedes potesse effettuare il viaggio in autonomia infatti non bastava certo inserire sulle mappe elettroniche il punto di partenza e quello d’arrivo. Nè tantomeno limitarsi ad inserire la destinazione finale sul navigatore satellitare. Gli ingegneri Mercedes hanno dovuto creare un apposito software utilizzando il sistema di mappe della Nokia, sulle quali andava registrato e disegnato «ogni centimetro» del percorso. Il passo successivo è consistito nel modellare in dettaglio ogni caratteristica planimetrica e altimetria, con immagini tridimensionali 3D. Il Team di progetto è poi ricorso alle immagini aeree e ai dati LIDAR (acronimo dall’inglese di Laser Imaging Detection and Ranging).

La tecnica LIDAR

LIDAR è una tecnica di telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser. La sinergia tra le diverse tecnologie è stata utilizzata per ‘costruirè il modello di realtà virtuale dettagliata su cui far ‘camminarè la vettura. La Mercedes S 500 Intelligent Drive della prova è anche equipaggiata con rilevatori radar anteriori e posteriori e con una telecamera stereoscopica che consente la visione a 360 gradi. Un apparato hardware, dotato di una potenza di calcolo supplementare, è stato poi sistemato nel bagagliaio, con un software interno capace di riconoscere automobili, biciclette e ogni tipologia di veicoli, ma anche pedoni, segnaletica orizzontale e verticale, semafori ed edifici. In funzione degli ‘oggetti’ rilevati il sistema può azionare freni, sterzo, acceleratore per aumentare la velocità quando la strada è libera o per rallentare l’andatura ed evitare gli ostacoli se necessario.