Nissan, la Thailandia è terreno fertile per il marchio

17 Luglio 2017

Nissan ha annunciato l’apertura del suo secondo impianto di produzione in Thailandia, dove la casa automobilistica giapponese costruirà la nuova Navara NP300 (venduto come Frontier in Nord America), che verrà esportato in 45 paesi di tutto il mondo.
L’azienda giapponese investirà 3,7 miliardi di Baht tailandese (114 milioni di dollari) nella struttura, grande 580.000 metri quadrati, che creeràanche 2.000 nuovi posti di lavoro. L’impianto dovrebbe raggiungere una capacità totale di 150.000 veicoli l’anno, aumentando la capacità produttiva di Nissan in Thailandia a 370.000 unità.

Thailandia un mercato chiave per Nissan

Più della metà dei veicoli prodotti nel nuovo stabilimento sarà esportata verso i mercati globali. Nissan dice che il rapporto localizzazione dei veicoli prodotti è già al 85 per cento, incluso l’impianto motore.
“La Thailandia è il motore della crescita per noi nella regione, quindi siamo entusiasti di poter aprire questo secondo impianto che produrrà il nostro ultimo pick-up“, ha detto Fumiaki Matsumoto, Executive Vice President di Nissan e responsabile della produzione globale. “Significa che il nostro ottimismo per la Thailandia, come mercato automobilistico in crescita, sta creando un centro di eccellenza produttiva per la regione e un hub di esportazione per tutto il mondo”, ha aggiunto il dirigente.
Il nuovo impianto ha prodotto il primo pick-up NP300 Navara il primo luglio e le vendite  sono partite dal  3 luglio. Il pick up sarà disponibile in due versioni: King Cab e Double Cab, prezzo a partire da 575.000 Thai Baht (17.760 dollari) e 656.000 Baht Tailandese ( 20.262), rispettivamente. Le consegne ai clienti thailandesi inizieranno a metà agosto.
La Thailandia è un mercato chiave per Nissan, con il paese che ospita due stabilimenti e un centro di R & S ed è in  crescente importanza come hub asiatico della società per le esportazioni e la produzione.