Attenzione alla trombosi del viaggiatore; caldo e stress a ferragosto potrebbero essere letali in auto!

17 Luglio 2017

Il caldo eccessivo e le tante ore di lunga attesa in auto d’estate potrebbero portare ancora un altra problematica. infatti i viaggi per le vacanze portano anche alcuni rischi collaterali alle code, ingorghi autostradali e lunghi viaggi.

Si tratta di una patologia che i medici definiscono “trombosi del viaggiatore”, ossia una stasi venosa conseguente al fatto che i muscoli delle gambe rimangono immobili per molto tempo. E in più, oltretutto si aggiunge anche lo stress e l’ansia dovuti alle lunghe code in autostrada e all’uscita dei caselli.

Il meccanismo che aumenta il rischio sembra essere rappresentato dalla stasi del sangue causata dall’immobilità della posizione seduta, associata ad altri fattori quali la ritenzione di liquidi nelle gambe, l’attivazione della coagulazione e l’emoconcentrazione secondaria a disidratazione. I fattori di rischio individuali sono rappresentati da: un’età superiore ai 40 anni, il sesso (femminile), l’uso di contraccettivi orali, la presenza di vene varicose degli arti inferiori, l’obesità e la trombofilia genetica.

Le principali misure preventive da attuare sono: evitare la disidratazione e la seduta prolungata. Mentre evitare di stare seduti per lunghi periodi risulta difficoltoso, assicurarsi una corretta idratazione prima della partenza e durante il viaggio è estremamente semplice e si rivela in questi casi essere utile. I passeggeri considerati a rischio devono prestare particolare attenzione se intraprendono viaggi più lunghi di 5 ore. Occorre ricordarsi pertanto di evitare l’eccesso di alcol e caffeina, eseguire esercizi di stretching alle gambe non restare immobili a lungo e bere molta acqua.

Riportiamo di seguito le parole di Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano il quale ricorda come evitare l’ “ansia da ingorgo”: “Una buona tecnica di base è la distrazione.  E’ infatti sempre tutto relativo, anche il senso di intrappolamento che uno vive imbottigliato in macchina. Si ricorra alla musica, a telefonate molto utili, meglio e soprattutto con auricolari o vivavoce per garantire anche la sicurezza. Poi è importante sapere come rilassarsi con tecniche semplici che richiedono allenamento continuo ma che poi servono anche durante una esperienza come questa. Un esempio è il rilassamento muscolare isometrico, adatto a situazioni in cui non ci si può muovere. Infine è di vitale importanza anche l’uso dell’ironia per combattere la situazione di empasse. Sdrammatizzare infine aiuta sempre”.