auto elettriche: PRO e CONTRO

17 Luglio 2017

L’auto elettrica: quando, dove e quanto conviene?

Anche se le auto elettriche sono sempre di più, il mercato non decolla ancora. Analizziamo vantaggi e svantaggi relativi a questa innovativa fonte di energia per automobili

Mentre le maggiori case automobilistiche investono risorse sempre maggiori nel campo delle vetture spinte da motori elettrici, il mercato non sembra ancora rispondere in maniera adeguata.

Al giorno d’oggi purtroppo i gas serra prodotti dal traffico rappresentato una parte molto consistente delle emissioni totali, e da ciò deriva che bisogna cercare soluzioni alternative, quali appunto i propulsori elettrici. E’ vero che le auto elettriche di per sé sono ad emissioni zero, ma da dove proviene l’energia utilizzata per ricaricarle? Quanto è agevole averla a disposizione?

Una prima verità innegabile è che al giorno d’oggi la gran parte dell’energia elettrica che utilizziamo  proviene da sorgenti fossili come il petrolio, il carbone ed il metano, e solo una parte molto esigua proviene da fonti rinnovabili. Quindi purtroppo l’energia che andremo ad utilizzare per alimentare la batteria, non sarà totalmente “pulita”. Questo però non vuol dire che la situazione rimanga la stessa anche negli anni a venire, specie se le istituzioni provvederanno ad incentivare e sviluppare le fonti rinnovabili, producendo quindi davvero un’energia pulita e meno inquinante.

Veniamo ora al problema dell’autonomia delle auto elettriche, visto che allo stadio attuale con una ricarica completa della batteria un’auto elettrica può percorrere al massimo 100-150km, il che non è un cruccio nel caso di spostamenti urbani come ad esempio recarsi a lavoro, andare a fare la spesa, o magari anche una semplice gita fuori porta. Normalmente in una giornata son pochi gli automobilisti che percorrono più di 150km, il che dovrebbe portare l’acquirente ad essere ben predisposto verso le auto elettriche. Non è però così, in quanto la paura di rimanere a secco di energia è uno dei motivi principali per i quali il mercato non cresce abbastanza. Se è vero  che la ricarica può essere fatta comodamente a casa la sera o durante le ore in cui non si è fuori, l’altra modalità per ricaricare specie se si è a corto di energia sono le infrastrutture apposite come le colonnine di ricarica.

Purtroppo però ad oggi l’Italia è decisamente indietro, e solamente a Roma e Milano si può trovare qualche punto dove ricaricare il proprio veicolo elettrico. Troppo poco perchè gli utenti prendano in seria considerazione l’acquisto di un’auto elettrica. Inoltre se tutti ricaricassero in casa, vista l’assenza di colonnine, potrebbe crearsi una situazione di sovrautilizzo di energia che verrebbe quindi a determinare un’insufficienza della stessa. Ecco perchè con ogni probabilità bisognerebbe ricaricare di notte, quando l’utilizzo nelle case è decisamente minore. Questo è comunque un problema da porsi qualora le auto elettriche avessero una ben maggiore diffusione, tuttavia è sempre bene pensarci con largo anticipo per non farsi cogliere impreparati.

In ultimo luogo, ma la questione non è meno importante, vi è il costo iniziale sia dell’auto elettrica di per sé, che della batteria. Una cifra purtroppo molto elevata, visti i costi di progettazione e produzione che le case sostengono nello sviluppo di tali batterie. Il discorso sarebbe invece totalmente diverso se si andasse verso una produzione e soprattutto un acquisto di massa di tali veicoli, che porterebbe ad un vero e proprio crollo dei prezzi. Infatti chi acquista oggi un’auto elettrica, più che al risparmio vero e proprio punta ad una scelta di vita e a proporsi come esempio. Ma con lo sforzo di tutti, istituzioni innanzitutto, è possibile fare qualcosa di concreto per rispettare l’ambiente e salvaguardarlo, senza peraltro rinunciare pressochè a nulla, visto che sono già state presentate, seppur come concept car, alcune vetture elettriche ma dalle prestazioni decisamente molto brillanti.

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