Auto: IHS stima crescita piu’ lenta in Europa nel 2015 (+2,5%)

17 Luglio 2017

Il recupero del mercato automobilistico in Europa proseguira’ nel corso del 2015, ma con una minore intensita’ rispetto allo scorso anno. La progressione del 5,4% fatta segnare nel 2014 non verra’ raggiunta e il miglioramento si fermera’ al 2,5% con vendite complessive per 12,9 milioni di unita’, ancora bel lontani dai 15,2 milioni che rappresentavano il mercato continentale ante-crisi. Lo afferma uno studio di IHS Automotive che sottolinea come il risultato ottenuto nel 2014 sia sostanzialmente legato al rinnovo (in molti casi posticipato) delle flotte aziendali e, in parte, anche alla necessita’ di svecchiare il circolante di alcuni mercati del Sud Europa.

”Non ci attendiamo un ritorno ai livelli ante-crisi attorno ai 15,2 milioni di unita’ prima della fine del decennio – ha dichiarato Carlos Da Silva, responsabile dei mercati europei alla IHS Automotive – anzi, forse le vendite si fermeranno ad un milione piu’ in basso”. Lo studio evidenzia anche che sono in crescita elementi caratterizzanti nell’ambito del mercato automobilistico europeo, come le promozioni piu’ ‘importanti’, le vendite dirette e i noleggi di breve durata. ”Sono pratiche non nuove – ha detto Da Silva – ma che stanno aumentando”. Al riguardo il responsabile mercati europei di IHS Automotive cita l’esempio della Germania dove il 40% delle immatricolazioni non riguardano ne’ privati ne’ aziende, e di queste il 25% e’ realizzato dalle stesse Case costruttrici.

Questa pratica, secondo Da Silva, ”mette in una diversa luce, meno luminosa” la crescita del 2,9% fatta segnare in Germania nel 2014. Criticabile – secondo Da Silva le cui dichiarazioni sono riportate da Autoactu.com – anche la situazione in Italia, dove le immatricolazioni da parte dei noleggiatori a breve termine sono arrivate lo scorso anno al 20% rispetto al 13% del 2013, permettendo comunque di uscire dalla fase negativa durata 6 anni. ”Nel medio termine queste immatricolazioni sono dannose – ha affermato Da Silva – in quanto falsano i cicli di rinnovo e hanno un effetto negativo sul prezzo del nuovo come dell’usato”.