CONSIGLI PER ACQUISTARE AUTO USATE

17 Luglio 2017

In Italia non esiste un contratto standard per auto usate raccomandato per legge. Spesso si inciampa in contratti scarni e soprattutto privi di una “check-list” (una scheda che attesti lo stato dell’automobile), che offrirebbe la possibilità di controllare il chilometraggio dell’auto al momento dell’arrivo nel negozio, i controlli effettuati, lo stato meccanico e l’aspetto della carrozzeria, della laccatura, degli interni.
Il detto “non è tutto oro quel che luccica” è proprio azzeccato quando si parla di auto usate ed effettivamente non è difficile rimanere colpiti da una carrozzeria perfetta e brillante e poi dopo qualche giorno di utilizzo capire di aver comprato un “bidone”. Il nostro primo consiglio, una volta individuato il mezzo che vi interessa, è di fare un giro di prova, cercando di capire se la macchina può o meno avere dei problemi tecnici. Se il primo contatto su strada vi colpisce positivamente, vi consigliamo di osservare bene altri particolari un po’ più nascosti ma che vi potrebbero dare una grossa mano nel momento di scegliere o per spuntare qualche euro di sconto sul prezzo richiesto.

I canali dell’usato
Il mercato dell’automobile usata è un mondo molto complesso. L’offerta è sempre ampia, ed i canali a disposizione per la ricerca di una vettura interessante sono molteplici. La stragrande maggioranza delle compravendite di veicoli usati (quasi il 50%) avviene attraverso rivenditori specializzati e concessionarie che, grazie ad un parco macchine usate solitamente molto fornito e a delle garanzie particolari, riescono a soddisfare le esigenze di qualsiasi cliente.
Esistono però anche molti siti che propongono occasioni valide, con la possibilità di effettuare una ricerca in base al modello desiderato o la cifra che si intende spendere.

La valutazione dell’usato
Il prezzo di una vettura usata in linea di massima lo si può conoscere, anche senza essere dei grandi esperti, tramite i listini dell’usato presenti in molte riviste automobilistiche o siti internet specializzati. E’ bene ricordare che il prezzo di un usato può variare molto rispetto alla quotazione stimata in base alle condizioni del mercato, del veicolo e delle garanzie offerte nel momento in cui si fa la valutazione. Bisogna anche tenere conto che i listini dell’usato riportano valutazioni di esemplari in buono stato d’uso e manutenzione, per cui qualsiasi elemento non in buone condizioni presente sulla vettura è fattore determinante per il raggiungimento di un eventuale accordo economico.

Il numero del telaio
L’integrità del numero del telaio e del motore è una delle prime cose da verificare, soprattutto se l’intenzione è quella diacquistare un’auto di grossa cilindrata.
 
Il libretto di circolazione
Verificate sempre che il numero riportato sul telaio sia lo stesso di quello riportato sul libretto di circolazione. Controllate inoltre che le caratteristiche dell’impianto di scarico (catalizzata,non catalizzata, euro1, euro 2.) siano compatibili con quelle richieste per l’eventuale circolazione in zone di vostro interesse.

Il libretto dei tagliandi
Un ottimo strumento per verificare le condizioni dell’auto è il libretto dei tagliandi, che attesta se la vettura ha giovato di una manutenzione costante.
Se questo libretto non è presente al 90% è sintomo di un chilometraggio fasullo sul contachilometri (può capitare che venga tirato indietro per far sembrare un usato più giovane).
Oltre ad assicurarsi che il mezzo non abbia subito incidenti gravi (è la motorizzazione che provvede ad annotare la verifica d’efficienza sul libretto), perché in questo caso perderebbe valore di mercato, è opportuno verificare che non si tratti di un’auto adibita, in passato,alle prove di salone o di un’automobile usata, magari, per le lezioni di scuola-guida.  

La garanzia “usato sicuro”
Un certificato di garanzia e un libretto di manutenzione che attestino un “usato sicuro” (garanzia commerciale o di buon funzionamento), sono indispensabili. A tale proposito, la garanzia puòcoprire un arco di tempo che va dai 3 ai 12 mesi. Attenzione, però,alle esclusioni previste da tale garanzia, alcune parti dell’auto,meccaniche, elettriche ed elettroniche, a volte, non sono coperte. Se non è prevista la garanzia commerciale potete comunque far valere la garanzia legale, cioè quella prevista dal Codice Civile (art.1490 e segg.).

Occhio al contachilometri truccato
Per chi è intenzionato ad acquistare una vettura usata, i chilometri percorsi dall’automobile fanno ancora la differenza nel successo della trattativa. Esiste una sorta di muro psicologico per il quale, superati i 100.000 km, una vettura si trasforma in un acquisto pericoloso, da evitare. Questo atteggiamento può spiegare, in parte, il ricorso alla pratica illegale di alleggerire il contachilometri, a cui ricorrono alcuni operatori del settore, ma spesso anche i privati, per spuntare un prezzo più alto. Alcuni rivenditori disonesti, anche la Magistratura se ne è occupata nel recente passato,mettono mano al motore di auto usate per ringiovanirle, facendo andare indietro il contachilometri anche di 100.000 km. Con i nuovi contachilometri digitali, inoltre, è sufficiente avere delle nozioni di informatica ed elettronica per eseguire la stessa modifica senza lasciare segni di scasso sulla vettura. È grazie ai tagliandi, che è possibile verificare che la percorrenza segnata dal contachilometri sia effettivamente quella percorsa. Chiedere al rivenditore che vi mostri il libretto di manutenzione del mezzo, dal quale possono risultare i controlli effettuati e magari il chilometraggio al quale questi controlli sono stati eseguiti, è buona norma. Il vecchio proprietario potrebbe aver firmato una dichiarazione attestante i chilometri risultanti all’atto della consegna del mezzo. Se quanto dichiarato concorda con la situazione reale (che in questo caso è verificabile),ciò può costituire senz’altro una buona garanzia per il nuovocliente. Gli estremi, in questi casi di truffa, sono una denuncia di frode in commercio, ma il compratore non può dimostrare che il contachilometri è stato manomesso dal venditore. Bisognerebbe farsirilasciare una dichiarazione scritta attestante la percorrenza effettiva, che ai sensi dell’art. 1479 del Codice Civile avrebbe pienavalidità per la risoluzione del contratto. E se il venditore non vuolerilasciare la dichiarazione, si può sempre scegliere di cambiareconcessionario.

Il giro di prova
Irrinunciabile è la verifica del mezzo da acquistare con unviaggio di prova, possibilmente accompagnati da un meccanico esperto.
Tutto deve funzionare subito senza incertezze. Una volta acceso escaldatoil motore, dopo qualche minuto provate ad accelerare a fondo: dalloscariconon deve fuoriuscire del fumo blu, simbolo di un motore che”mangia” olio,nel caso di motorizzazioni a benzina o una fumata nera, simbolo diiniettorie filtri sporchi, nel caso di motorizzazioni a gasolio. Il suono delmotoredeve essere “compatto” e nei limiti del possibile silenzioso.Se il rumorefosse forte e cupo potrebbe essere sinonimo di marmitta bucata o qualcheguarnizione dello scarico rotta.
Durante il giro di prova fate attenzione alla presenza o meno divibrazioni o scricchiolii particolari. Può capitare che una vettura presenti inconvenienti all’impiantoelettrico di servizio. Controllate, quindi, il perfetto funzionamento di cristallie specchietti elettrici, luci interne, spie di servizio, computer di bordoed accendisigari. La riparazione di queste componenti elettriche comportaspesso una spesa piuttosto elevata.
Durante il giro di prova è necessario fare molta attenzione al cambio:nel caso fosse di tipo manuale le marce devono entrare senza impuntarsi enon devono uscire (es.: si cammina in seconda e ci si ritrova in folle senzaaver fatto nulla.) per nessuna ragione.
Le sospensioni non devono scricchiolare e devono essere cariche. Unaprova da fare è quella di far pressione sul passaruota della vettura comprimendo l’ammortizzatore e attendere il ritorno a riposo della stesso; se vedete l’auto ondeggiare per qualche decimo di secondo significa che gli ammortizzatori sono da sostituire.
Altra verifica da fare in movimento è quella del gioco sullo sterzo. Il volante non deve presentare durante la sua corsa “zone morte”:procedendo in una strada rettilinea muovendo il volante di pochi mm, si dovrebbe verificare un cambio di traiettoria. Se invece la rotazione del volante è ampia (già due cm sono tanti) prima di poter notare un cambio di traiettoria, siamo in presenza di una scatola dello sterzo da revisionare o
di qualche gioco sulle sospensioni.

Il motore e le parti meccaniche
Alzando il cofano dell’automobile è possibile controllare a prima vista le condizioni di alcuni elementi del motore, che deve presentarsi”asciutto”, cioè non devono essere visibili tracce di liquidi colati da qualche guarnizione.
Verificate in particolare lo stato dei tubi dell’impianto di raffreddamento e le condizioni della sede della batteria, che talvolta è corrosa dall’acido. In questo modo si può, anche,verificare se dalla testata filtra dell’olio. Ma per un adeguato controllo del motore, delle sospensioni, dei semiassi, dei giunti –le principali parti meccaniche molto costose – è necessario portare l’automobile in un’autofficina autorizzata o dal proprio meccanico di fiducia. Si può usufruire di una diagnosi elettronica, che offre un controllo rapido e molto efficace.

Gli pneumatici
Le gomme consumate, anche quelle che mantengono ancora un buon battistrada ma hanno percorso moltichilometri, dovrebbero essere sostituite. In ogni caso, l’usura delbattistrada deve essere uniforme. Un consumo anomalo degli stessi (ad esempio la parte esterna o interna più consumata della zona centrale)può essere indicatore di qualche difetto di sospensione, telaio o altro,oppure semplicemente simbolo di un ex-padrone dalla guida sportiva.
Verificate anche la presenza o meno della ruota di scorta o ruotino.
La valutazione del pneumatico, anche in presenza di una usura perfetta,è elemento fondamentale per la determinazione del prezzo visto il costogeneralmente elevato delle coperture.

La carrozzeria
Nei punti più nascosti, intorno alle porte e nella parte inferiore della scocca, la lamiera può presentaredella ruggine. Verificare la perfetta chiusuradegli sportelli, anteriori e posteriori, e dei cofani, che devono essereben allineati con il resto della carrozzeria. il parabrezza non deve essere rigato o rotto.Occhio alle guarnizioni: se lavettura è rimasta per lunghi periodi all’aperto, potrebberoverificarsi,in futuro, delle infiltrazioni d’acqua nell’abitacolo.
La vettura non deve possibilmente presentare segni di corrosione,strisci, ammaccature. Una verniciatura brillante anche dopo qualche anno èsinonimo di una vettura tenuta con cura e soprattutto non esposta per troppotempo al sole e alle intemperie, grandi nemiche di un’automobile. Alcune volte,se l’ auto è stata riparata grossolanamente a seguito di un incidente, èpossibile che la verniciatura non sia identica come tonalità su tutta lasuperficie: se vi interessasse proprio quell’ esemplare sarebbe consigliabileinterpellare un meccanico o un carrozziere di fiducia per comprendere l’entità dell’incidente subito.

L’interno
Il primo oggetto sul quale concentrare l’attenzione è il volante,naturale contachilometri di ogni vettura. La differenza di ruvidità tra una partenon a contatto con le mani ed una a contatto può dare un’indicazione sullaveridicità del contachilometri reale a bordo della vettura. (se ilvolante è liscio solitamente siamo oltre i 100.000km, quindi fate attenzione ai kmindicati).
Anche se di seconda mano, l’automobile deve esseredotata di air bag, Abs, poggiatesta e cinture di sicurezza. Per glioptional più prestigiosi, come ad esempio il navigatore satellitare,generalmente la valutazione di mercato dell’usato comprende ladotazione degli accessori presenti sulla vettura, anche se acquistati,in origine, oltre il prezzo di listino. Un indicatore di buono stato dell’interno è sicuramente la solidità e lafermezza al tatto di comandi, pulsanti e qualsiasi altro accessorioutilizzabile all’interno dell’abitacolo.
Sui sedili anteriori e suldivano posteriore potrebbero esserci tagli o bruciature. Non resta checontrollare a fondo la tappezzeria sfilando le foderine. Un’area di tappezzeria o di moquette usurataoaddirittura strappata è sinonimo di elevato chilometraggio o cattivoutilizzodel mezzo e la riparazione richiede solitamente una spesa elevata.Sulle vetture atre portesi può verificare il correttofunzionamento del meccanismo di ribaltamento delle poltrone anteriori.

Le pratiche per il passaggio di proprietà
Se la macchina soddisfa in pieno le vostre attese non vi resta che stipulare un accordo con il proprietario o la concessionaria e fare le pratiche per entrare a tutti gli effetti in possesso del mezzo.

Ci sono due possibili vie per effettuare correttamente un passaggio di proprietà.
Il primo è quello di affidare tutte le carte e relative code agli sportelli ad una agenzia di pratiche auto.
Il secondo metodo è quello di fare tutto in proprio risparmiando una cifra che oscilla dai 50 ai 150 euro. La trafila è abbastanza lunga e complessa ma con un po’ di tempo libero e pazienza si può fare tranquillamente:

1) Recatevi da un notaio e fate firmare l’atto di vendita al
precedente proprietario. La tariffa oscilla tra i 40 e i 50 euro a seconda dei CV fiscali dell’auto.

2) Con l’ atto di proprietà firmato da notaio e venditore ci si presenta al Pra (Pubblico registro automobilistico) della provincia presso la quale è registrata l’auto. Si deve pagare l’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) e far registrare l’atto di vendita. All’importo della Ipt vanno aggiunti 20,66 euro per l’imposta di bollo (30,99 euro se la vettura non ha il Certificato di proprietà) e 20,92 euro di emolumenti Pra. A registrazione effettuata, riceverete un nuovo Certificato di proprietà.

3) Recatevi all’ufficio postale ed eseguite un versamento di 10,33 euro sul conto corrente n. 4028 e uno di 5,16 euro sul conto n. 9001, entrambi intestati al Dipartimento trasporti terrestri.

4) L’ultimo passo da compiere è quello di aggiornare la carta di circolazione. Recatevi all’ufficio provinciale del Dipartimento trasporti terrestri (la ex Motorizzazione civile) con le ricevute dei versamenti, il certificato di residenza (o autocertificazione), la fotocopia della carta di circolazione della vostra vettura e il modulo di richiesta compilato(modello 2119, si trova presso gli sportelli).