Guidi una Chevrolet? l’Isis ti punisce.

17 Luglio 2017

Il rigore dei fondamentalisti islamici non risparmia nemmeno simbolici ultracentenari ed icone dal significato all’apparenza innocuo. Lo dimostra quanto appurato da La Stampa, secondo cui è passabile di sanzione guidare una Chevrolet nei territori oggi controllati dallo Stato Islamico (ISIS): l’emblema viene ritenuto offensivo in quanto legato al cristianesimo, giacché la croce viene ritenuta un simbolo apostato.

 

L’ISIS vieta di esporre in pubblico croci di qualsiasi tipo. Tale obbligo si riflette anche sulle automobili, in quanto percorrono le strade dei musulmani e sono visibili a tutti. I trasgressori verranno puniti con una multa decisamente elevati, fino a 200 dinari d’oro: Il Secolo XIX rivela che un dinaro – moneta da poco coniata e valida solo nei territori controllati – equivale a ben 139 dollari statunitensi, quindi la sanzione massima può raggiungere addirittura i 27.800 dollari (25.650 euro).

 

Le fotografie di alcune multe sono state caricate su Facebook e Twitter. Vero è che il logo Chevrolet ha le fattezze di una croce, ma il disegno raffigura in realtà un cravattino. Lo immaginò William C. Durant nel tardo 1913, all’interno di una camera d’albergo francese, quando si lasciò incantare dalla fantasia presente sulla carta da parati e ritenne il cravattino adatto alla società che aveva da poco fondato.