I maggiori ingorghi di auto? Li trovi in Cina!

17 Luglio 2017

Se pensavate che il traffico di città italiane come Roma, Napoli o Milano sia davvero incredibile, provate a capire cosa avranno dovuto passare gli automobilisti in Cina che sono rimasti bloccati durante la loro settimana di festività nazionale, la famigerata “Golden Week” che il Governo ha istituito nel 2000 e che spinge la maggior parte dei cinesi a muoversi, o su strada o con le ferrovie in un momento in cui si stima che 750 milioni di persone si spostano da un punto all’altro della nazione dagli occhi a mandorla.

In Cina  i mega-ingorghi non sono affatto rari; nel 2010 addirittura si formò  una coda “lunga” 9 giorni, mentre nel 2012, quando le autorità, preoccupate che si ripetesse un evento del genere, decisero di non riscuotere il pedaggio, comunque riuscirono a farne formare una di soltanto “due giorni”.

Una parte di questa imponente massa di persone, quindi, si rivesta nelle automobili – si stima che nella prima giornata di inizio delle ferie siano entrate a Pechino qualcosa come 125.000 auto – che occupano un certo spazio. Così, se qualche genio della viabilità cinese decide di mettere un nuovo casello sulla G4, cioè l’autostrada Beijing-Hong Kong-Macau, praticamente una arteria che taglia in due il Paese e in cui si riversa il traffico di moltissime cittadine minore, e di tagliare contemporaneamente il numero di “porte” da 50 a 25, ecco che succede il patatrac.

A tutto questo bisogna aggiungere un po’ di nebbia da smog, che certo non facilita le cose, ed ecco il risultato di migliaia di automobili imbottigliate prima e dopo il casello, come riporta diligentemente l’immancabile drone.

fonte: the telegraph