I nuovi parabrezza per auto, info e notizie

17 Luglio 2017

I moderni parabrezza che comunicano con chi guida fanno viaggiare più sicuri.

Un po’ di storia

ARRIVANO DAGLI AEREII
Compaiono negli anni 60, a bordo dei caccia militari: parliamo degli head-up display, schermi che permettono al pilota di visualizzare informazioni essenziali (come quelle dei sistemi di puntamento) senza distogliere lo sguardo dal cupolino. Poco dopo tocca agli aerei civili e, alla fine degli anni 80, alle auto: la prima è stata una Oldsmobile (per decenni marca del gruppo General Motors) nel 1988.

SEMPRE PIÙ COMPLETI
Ma è la Corvette, nel ’99, a consacrare i parabrezza che comunicano con il guidatore: l’immagine di un display a cristalli liquidi si riflette nel vetro, proiettando velocità dell’auto, giri del motore e temperatura dell’olio. Tutte le informazioni sono visibili solo dal posto di guida, e senza levare gli occhi dalla strada. In questi anni le applicazioni si sono moltiplicate: più informazioni (incluse quelle dei sistemi di sicurezza) e con immagini più chiare. La prossima sfida? Il parabrezza che evidenzia i cartelli e il margine della strada anche se la visibilità è scarsa.

Tanti vantaggi

UN LASER CI AIUTERÀ
Può capitare di non notare un cartello stradale perché si è concentrati sulla guida, o per via della scarsa visibilità (buio, foschia, pioggia battente). Grazie a un progetto della GM, questo non dovrebbe più accadere: in tutta l’area del parabrezza, un laser evidenzia non soltanto i cartelli ma anche i margini della strada e gli eventuali passanti, per attirare l’attenzione del guidatore.

FA DA “PENNELLO” ELETTRONICO
Nel parabrezza c’è uno strato di fosfori che si illumina esclusivamente nei punti colpiti dal laser, disegnando le sagome individuate da una videocamera a infrarossi. Quando lo vedremo? Non prima del 2018: si sta lavorando su velocità e precisione del sistema.

ERANO VERDI, SONO A COLORI
Rispetto ai primi head-up display monocromatici (le scritte erano in verde, come negli schermi dei computer di una volta) i passi avanti sono stati notevoli: sul parabrezza vengono proiettate sempre più informazioni, e in più colori (per distinguerle meglio).

“LAVORANO” ANCHE DI NOTTE
Numerose le interazioni possibili con i vari sistemi, dai navigatori satellitari ai dispositivi di visione notturna. Come nella BMW Serie 7: dove, oltre a mostrare le immagini a infrarossi in uno schermo nella plancia, il parabrezza evidenzia la presenza di un pedone, distante fino a 300 metri.

C’È CHI SFRUTTA LA PLASTICA
Invece di proiettare le informazioni sul parabrezza, la Peugeot (per la 3008 e la 5008) utilizza uno schermo in policarbonato che si solleva sopra il cruscotto. Il vantaggio? L’inclinazione è regolabile, quindi risulta più facile adattarne la leggibilità ai guidatori molto bassi o agli spilungoni.

TI AVVERTE PRIMA DEL “BOTTO”
In ogni caso, lo schermo resta nel campo visivo, e non fa distrarre il conducente, anzi. Tra le funzioni, ce n’è una che segnala se si sta per tamponare chi precede.

Meglio il parabrezza di uno schermo

AVVISO TEMPESTIVO
Gli head-up display sono nati per segnalare velocità e numero di giri nelle sportive, ma è per la sicurezza che si rivelano insuperabili: chi guida si accorge prima di un pericolo segnalato dal parabrezza, piuttosto che da uno schermo nella plancia (che rischia di distrarre il conducente proprio in un momento cruciale).

E C’È UNA SVEDESE CHE FRENA PER TE
Nella nuova Volvo S60 un segnale luminoso avvisa se un pedone, alto da 80 cm in su, sta per attraversare la strada (viene riconosciuto da un radar e una telecamera). L’automobilista ha il tempo di reagire; se non lo fa, la vettura frena da sola e, sotto i 35 km/h, evita l’investimento.