In Italia le polizze RC AUTO costano il doppio che in Europa

17 Luglio 2017

 Il presidente dell’Istituto, Giannini, nel corso della sua relazione annuale, presenta una situazione che è ancora irrisolta

Ci sono un italiano, un francese, un tedesco e uno spagnolo… potrebbe essere l’introduzione di una barzelletta. Se continuerete a leggere, potreste anche sorridere, solo che sarà un sorriso amaro.

Infatti la “barzelletta” continua con l’italiano che assicura la sua auto, o la sua moto o lo scooter e paga un premio doppio rispetto al cittadino francese, tedesco e spagnolo!

Non c’è niente da ridere vero?

Perché non è nemmeno una barzelletta ma la descrizione della situazione del settore assicurativo italiano presentata dal presidente dell’ISVAP, Giancarlo Giannini, nel corso della sue relazione annuale.

In Italia, nonostante il garante della concorrenza indaghi, associazioni di consumatori si sdegnate annunciano denuncie, i costi delle assicurazioni continuano la loro salita indisturbati, in misura che non si può paragonare agli altri paesi europei: infatti da aprile 2009 a aprile 2010 la crescita media ponderata è stata a due cifre.

Il premio medio per un italiano è di circa €407 contro €172 per il francese, €222 del tedesco e €229 dello spagnolo, con incrementi cumulati del 17,9% tra il 2002 e il 2009, rispetto alla media UE del 7%.

La replica dell’ANIA, l’Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici, non si è fatta attendere.
Il motivo per cui i premi RC auto in Italia sono i più alti d’Europa dipende dai costi che le imprese di assicurazione devono sonostenere, che sono abnormi. Infatti, si legge nella nota dell’ANIA, nel 2009 sono stati spesi 14,9 miliardi per rimborsare i sinistri, ossia 343 euro ad assicurato. Si tratta del valore più elevato in Europa, tra i paesi censiti dal CEA (l’Associazione europea delle imprese di assicurazione). Il valore corrispondente per la Germania è di 223 euro, e per la Francia di 163 Euro con un numero dei feriti risarciti dalle imprese di assicurazione è di oltre 1 milione di persone.
Facendo paragoni con la Francia, paese a cui veniamo paragonati in quanto i premi di assicurazione sono più bassi dei nostri, pur essendo simile a noi il numero di macchine circolanti, l’impianto normativo, il sistema giuridico e lo sviluppo economico, la frequenza dei sinistri è di 8,6% (da noi) contro 4,4% (Oltralpe) e il numero dei feriti è 1/5 di quelli italiani (circa 200.000).
Alla base di queste anomalie secondo l’ANIA ci sono diversi fattori. Primo fra tutti una giustizia troppo indulgente verso un uso improprio dell’assicurazione; un inadeguato contrasto delle frodi e delle speculazioni che sono sempre più diffuse; norme sbagliate che distorgono il funzionamento del mercato; ritardi nell’attuazione della normativa prevista dal Codice delle assicurazioni per la valutazione dei sinistri più gravi.

La tendenza alla crescita dei prezzi segue la dinamica opposta, che ha visto i premi calare nel periodo 2005-2009 quando c’è stata una contrazione dell’11,6%.
Adesso la salita dopo la discesa e sembra che si dovrà sudare ancora a lungo.

Team Infomotori.com – 08/06/2010