Orlando: la Chevrolet che fa sentire la famiglia sempre in vacanza!

17 Luglio 2017

• Stile audace: il crossover Orlando porta una ventata di novità nel segmento
• Sorprendente look da crossover combinato con la versatilità dei 7 posti
• Per le famiglie che desiderano distinguersi
• Appagante nella guida, sicura per tutti
• Tre motori e due livelli di allestimento
• L’ingresso di Chevrolet nei crossover conferisce grande valore al segmento

Orlando. Mille cose da fare in un giorno. Divertimento, svago e relax per la famiglia e gli amici. Questo è lo spirito vacanziero che Chevrolet ha realizzato per il suo primo crossover europeo. Come altri modelli Chevrolet recentemente lanciati in segmenti diversi, Orlando non segue le convenzioni. L’audace design di Orlando-in parte monovolume, in parte SUV – rompe le regole di un segmento, quello dei monovolume, storicamente conservatore e lo dichiara apertamente e in maniera distintiva.

Orlando si discosta dallo stile senza personalità che si è talvolta osservato nel segmento, adottando invece un look più audace con il suo tetto ribassato e con una silhouette ispirata ai crossover, pur mantenendo il caratterizzante e riconoscibile frontale Chevrolet rappresentato dalla griglia del radiatore divisa dal caratteristico marchio “del cravattino”.

Basata sul prototipo esposto la prima volta a Parigi nel 2008, Chevrolet Orlando è una vettura realmente adatta alla famiglia, combinando la praticità dei 7 posti e la flessibilità degli interni con uno straordinario design tipico di un SUV.

“Crediamo che Orlando non solo abbia un ottimo rapporto qualità-prezzo (‘great value for money’) ma che rappresenti anche qualcosa di fresco-un stile audace -” ha affermato Wayne Brannon, Presidente e Amministratore Delegato di Chevrolet Europe. “Sono inoltre certo che Orlando avvicinerà nuovi clienti al marchio Chevrolet”.

“La nuova Orlando ha un ruolo strategico da svolgere per incrementare i nostri volumi in tutta Europa nell’offensiva di prodotto, in quanto dà inizio all’ambizioso programma di lancio di sette prodotti nei prossimi 15 mesi”.  

Non c’è dubbio che Orlando offrirà una valida alternativa alle numerose vetture familiari attualmente sul mercato. La linea del tetto di Orlando, curva e ribassata, ben si integra con i passaruota pronunciati, dove alloggiano pneumatici da 16, 17 o 18 pollici, che caratterizzano la filosofia di design di Chevrolet “body in wheels out” garantendole, al tempo stesso, di mantenere il suo atteggiamento agile e sportivo.

Spazio, soluzioni di carico e sicurezza di Orlando

Non solo l’esterno della nuova Orlando attirerà molta attenzione: anche l’interno, a cui Chevrolet ha riservato gli ultimi spunti in termini di stile, catturerà gli sguardi degli automobilisti. Accoglieranno certamente i consensi delle famiglie, il design “sdoppiato” del cruscotto, di ispirazione Corvette, esaltato dalla retroilluminazione blu della consolle centrale, le tre file di sedili disposte a teatro, l’ampio vano bagagli e le numerose soluzioni di carico.

I sedili sono disposti a teatro e nonostante l’estesa linea del tetto, i progettisti sono riusciti ad alzare la seconda e terza fila, permettendo agli occupanti di Orlando di godere di una visuale ancora migliore, sia davanti sia ai lati. Su Orlando lo spazio in altezza disponibile per gli occupanti la terza fila di sedili è superiore rispetto ad altri crossover.

Sono possibili numerose configurazioni di sedili, ripiegando separatamente o insieme la seconda e la terza fila, per disporre di un’ampia superficie di carico completamente piana. Entrambi i sedili laterali della seconda fila hanno una funzionalità di ribaltamento e ripiegamento-di fatto un doppio ripiegamento in modo che la seduta e lo schienale, resi un corpo unico, possano appoggiarsi contro gli schienali dei sedili anteriori –  per consentire una facile accessibilità alla terza fila.

Una volta ripiegate la seconda e la terza fila di sedili il vano di carico aumenta fino a diventare uno dei più voluminosi della classe dei crossover con ben 1.487 litri disponibili per trasportare anche i carichi più ingombranti (852 litri fino alla linea del vetro).

Le auto familiari hanno bisogno di molto spazio interno per stivare quanto più possibile. Come l’originale concept car, la versione di produzione finale di Orlando è equipaggiata con molteplici scomparti di diverse forme e dimensioni, tra cui un portamonete e due portabicchieri di grandi dimensioni nella consolle centrale, portacartine e portabottiglie integrati nelle portiere anteriori e posteriori nonché una serie di singoli comparti nel vano portabagagli.

Tuttavia, l’accorgimento forse più geniale dei designer Chevrolet, è un vano nascosto dietro il pannello frontale del sistema audio, ed è facilmente accessibile sia dal conducente sia dal passeggero. I progettisti sono riusciti a integrare uno ampio spazio che si rivela rovesciando in su il frontale del sistema audio e che è sufficientemente grande per stipare oggetti quali un lettore MP3, occhiali da sole e portafoglio. All’interno dello spazio stesso, vi è anche una porta USB – ideale per la connessione di un MP3 o di un iPod, a seconda del livello di allestimento.

La sicurezza degli occupanti del veicolo è sempre stato un aspetto fondamentale nella progettazione, e i proprietari di Orlando saranno soddisfatti sia per l’attenzione al dettaglio sia per l’utilizzo della tecnologia più avanzata, che ha influenzato anche il design della vettura. La maggior parte della struttura della carrozzeria di Orlando è costruita in acciaio ad alta resistenza per creare un’efficace gabbia di sicurezza per proteggere anteriormente, posteriormente e lateralmente i passeggeri in caso di urto. Ulteriore protezione viene garantita da sei airbag – due frontali, laterali e a tendina.

Una delle più difficili situazioni di emergenza che spesso si trovano ad affrontare i soccorritori sul luogo di un incidente, consiste nell’aiutare gli occupanti di un veicolo con le porte bloccate. Tuttavia, questo è uno scenario che non vedrà mai coinvolti i proprietari di Orlando, che è, infatti, dotata di un sensore di urto che garantisce lo sblocco automatico della portiera durante il rilevamento di un impatto.

Tre motori, due livelli di allestimento per soddisfare le esigenze di tutti

Orlando sarà disponibile in tre efficienti motorizzazioni, una a benzina e due diesel. Tutti i motori, disposti in modo trasversale all’asse, sono a 4 cilindri e hanno caratteristiche comuni, tra cui doppio albero a camme, 16 valvole e iniezione multi-point o, sui diesel, common-rail. Tutti i motori presentano monoblocco in ghisa e testata in alluminio, riducendo in tal modo il peso.

Il motore 1.8 litri benzina eroga 141 cv a 6200 giri/min e 176 Nm di coppia a 3800 giri/min. La velocità massima per questa versione è di 185 km/h. Competitivi anche le emissioni e i consumi con valori rispettivamente pari a 172 g/km e a 7,3 litri/100km.

In merito invece ai diesel, questi due motori condividono la cilindrata 2.0 litri a 4 valvole per cilindro e sistema di iniezione common rail. Differenti, invece, le prestazioni: il più potente dei due produce 163 cv a 3800 giri/min. La seconda motorizzazione dispone allo stesso regime di 130 cv e 315 Nm.

La versione da 130 cv raggiunge una velocità massima di 180 km/h, mentre il 163 cv arriva sino ai 195 km/h. Emissioni e consumi sono rispettivamente di 159 g/km e 6 litri/100 km per entrambi i modelli.

Quando Orlando verrà commercializzata i clienti avranno anche la possibilità di scegliere tra due diversi livelli di allestimento. Il lancio di Orlando segna un cambiamento per Chevrolet Europe, che adotterà le stesse sigle di allestimento attualmente utilizzati a livello globale -ossia LT e LTZ. Inoltre solamente le vetture Chevrolet con guida a destra avranno posizionato la sigla identificativa nella parte esterna.

Qualunque versione i clienti sceglieranno avranno garantito un alto livello di equipaggiamenti offerti di serie inclusi, ad esempio, il controllo elettronico della stabilità, sei airbag e gli specchietti regolabili elettricamente.

La versione intermedia LT monta anche i sensori di parcheggio e i comandi audio al volante, mentre il top di gamma, LTZ, può vantare cerchi in lega da 17 pollici, lo specchietto retrovisore interno antiabbagliamento e il cruise control.

Sfruttando come base l’acclamata berlina Chevrolet Cruze, la nuova Orlando ha potuto beneficiare di eccellenti doti di guida. Tra le ottimamente collaudate caratteristiche di Orlando anche l’utilizzo di sospensioni anteriori McPherson e un avanzato sistema ad asse torcente nella parte posteriore.

Per eguagliare il successo di Chevrolet Cruze, il telaio di Orlando è stato ottimizzato per fornire il compromesso ideale tra comfort di guida e agilità. I montanti McPherson utilizzati per le sospensioni anteriori si servono di ammortizzatori idraulici – più spesso presenti nei veicoli di gamma superiori – per un ulteriore miglioramento per quanto riguarda l’isolamento dalle irregolarità dell’asfalto.

Il sistema ad asse torcente, invece, offre un buon equilibrio nel controllo delle sospensioni, permettendo al contempo un significativo risparmio di peso e spazio. Questa tecnologia permette la regolazione del rollio e della sterzata in base alle caratteristiche dei diversi motori e del peso del veicolo.

Il telaio e la scocca di Orlando sono stati progettati ponendo tra gli obiettivi principali la sicurezza. I freni a disco anteriori ventilati da sedici pollici sono montati su tutta la gamma, così come i dischi posteriori solidi da sedici pollici e l’ABS, che interviene su tutte e quattro le ruote per regolare la frenata. Di serie, inoltre, su tutte le versioni il sistema di ripartizione elettronica della forza frenante, che distribuisce la frenata su ciascuna ruota per garantire distanze di arresto ridotte, il controllo della trazione, che permette di contenere gli eccessi involontari dei guidatori e aiuta in condizioni di manto stradale bagnato o scivoloso, il controllo elettronico di stabilità e il sistema idraulico di assistenza alla frenata.

La produzione di Orlando è iniziata ad ottobre presso gli impianti di Chevrolet nella sede sud coreana di General Motors. La commercializzazione in Europa è prevista all’inizio del 2011.