Pro e contro delle auto che si guidano da sole

17 Luglio 2017

Entro i prossimi cinque anni sarà possibile vedere sulle nostre normali strade automobili che circolano senza guidatore o meglio che si guidano da sole. Chris Urmson, patron ed ideatore della Google Car ammette che le strade delle maggiori città statunitensi ed europee saranno invase da automobili che si guidano da sole.

Queste vetture però ed il loro sviluppo non avrà di certo soltanto benefici ma sicuramente porterà anche delle negatività oggettive.

Analizziamo da vicino il fenomeno di queste automobili per capire se le auto senza conducente riusciranno a sbarcare sul mercato entro il 2020 così come ipotizzato da Chris Urmson.

I pro delle auto che si guidano da sole

Multitasking. Il primo vantaggio potrebbe anche essere definito autoevidente. Non essendoci più bisogno di controllare volante, pedaliera e sede stradale, il conducente potrà dedicarsi a tutt’altra attività: leggere il giornale, controllare le caselle di posta elettronica, terminare la presentazione per il lavoro e molto altro ancora. Le energie fisiche e mentali precedentemente dedicate in maniera esclusiva alla guida potranno essere dedicate alle attività più disparate, trasformando così l’ex guidatore in un passeggero multitasking.

Maggior sicurezza. Cosa ancora più importante, il multitasking non avrà alcun effetto sulla sicurezza del conducente e dei passeggeri. Anzi: grazie ai sensori agli algoritmi predittivi e di machine learning di cui sarà dotata, l’automobile senza conducente sarà in grado di valutare i rischi in maniera ottimale e in alcuni casi di prevederli. Ciò si dovrebbe tradurre in una guida più sicura e in un minor numero di incidenti stradali. Una supposizione suffragata anche da diversi dati statistici: stando a una ricerca condotta negli Stati Uniti nel 2014, oltre l’80% degli incidenti sarebbe causato dall’uomo. Eliminando il fattore umano, dunque, si spera di ridurre fortemente questa percentuale, facendola avvicinare il più possibile allo 0

Efficienza. Una guida più sicura è, nella gran parte dei casi, sinonimo di una guida più efficiente sotto il profilo dei consumi. Le automobili senza guidatore non sarebbero un’eccezione: potendo regolare automaticamente la velocità su quella degli altri mezzi che ci circondano, sarà possibile evitare frenate brusche e accelerazioni improvvise, ottimizzando il consumo di carburante

Meno traffico. Le automobili che si guidano da sole potrebbero avere un forte impatto su traffico e ingorghi di varia natura. Una volta in strada, infatti, i veicoli comunicherebbero continuamente tra di loro, indicando reciprocamente la propria posizione, velocità di marcia e altre informazioni utili a mantenere un’andatura omogenea e conforme alle prescrizioni del codice della strada. Questo dialogo fitto e continuo, legato a un sistema di gestione stradale intelligente e automatizzato (dei semafori 2.0, ad esempio, collegati allo stesso network comunicativo delle auto senza guidatore), permetterà di portare avanti delle politiche attive di lotta al traffico, molto più efficienti rispetto a quelle attuate ai nostri giorni.

I contro delle auto senza guidatore

Dall’altro lato della barricata, però, ci sono anche dei fattori negativi che devono essere presi necessariamente in considerazione. Le automobili che si guidano da sole potrebbero anche avere una cattiva influenza sulle abitudini degli automobilisti, andando così a inficiare quanto di buono visto sinora.

 
Effetto treno. Secondo alcuni studi, però, le automobili che si guidano da sole potrebbero soffrire di una sorta di sindrome da effetto treno che potrebbe cancellare in un solo colpo tutti i vantaggi visti sinora. Nel caso in cui l’auto si trovi in un ingorgo o transiti lungo le strade del centro cittadino, potrebbe capitare che si sia costretti a frequenti soste e ripartenze: in questo caso le possibilità di leggere con tranquillità o scrivere qualcosa al computer si ridurrebbero al lumicino. Dilatare gli spazi di frenata e di accelerazione (come accade per i treni) potrebbe ridurre questo sballottamento, ma finirebbe con l’incidere sui tempi di percorrenza e avrebbe inevitabili ripercussioni sul traffico

Adozioni. I vantaggi, inoltre, sarebbero tangibili solo nel momento in cui le automobili che si guidano da sole raggiungerebbero una massa critica. Nel caso in cui un veicolo autonomo dovesse finire in un ingorgo causato da normali automobili o non avesse suoi simili con cui comunicare, potrebbe anche perdere ogni punto di riferimento e causare incidenti stradal

 

Nuova legislazione.
La crescente diffusione delle auto senza pilota porterà con sé delle implicazioni di natura legale. Mentre Stati Uniti, Regno Unito e Francia aprono breve tratte stradali al transito d questi mezzi autonomi, gli altri Paesi sono ancora alla finestra in attesa che qualcosa accada. Il rischio, però, è che ci si muova in ritardo e vengano a crearsi dei vulnus legislativi che potrebbero impedire la libera circolazione delle auto

Pirati in vista. Il pericolo maggiore, probabilmente, risiede nella stessa natura informatica dell’auto che si guida da sola. Come dimostrano i casi ? quasi quotidiani ? di attacchi a sistemi informatici di ogni genere, ad oggi non esiste un computer che sia immune agli hacker. Anche i sistemi air gap, ritenuti inviolabili sino a non molto tempo fa, possono essere bucati con estrema semplicità. Per questo i produttori automobilistici e tutte le aziende impegnate nella corsa all’auto che si guida da sola sono concentrati nello sviluppo di sistemi di sicurezza informatica per i sistemi di gestione e controllo del veicolo. Se un hacker dovesse riuscire a bucare i sistemi di difesa e impadronirsi del mezzo, potrebbe utilizzarlo per qualunque scopo