La Dacia Duster ormai abbiamo imparato tutti a conoscerla. Il SUV low cost prodotto dalla Dacia, sorella rumena del gruppo Renault, ha sconvolto il mercato automobilistico negli ultimi mesi, suscitando la curiosità e l’interesse di tantissimi potenziali clienti (compresi i lettori di Alla Guida). Ma ora sembrano nascere i primi problemi, almeno dal punto di vista della comunicazione. L’associazione ambientalista francese “Agir pour l’Environnement” ha infatti accusato la campagna promozionale della Duster di essere una pubblicità ingannevole.
Secondo l’accusa, lo slogan dello spot «Nuova Dacia 4×4: rispettosa dell’ambiente a un prezzo mai visto» non sarebbe totalmente realistico. Per questo motivo il messaggio comunicato potrebbe indurre lo spettatore a farsi un’immagine errata dell’auto, ritenendola più amica della natura di quanto non sia in realtà.
Numeri alla mano, gli ambientalisti francesi non hanno tutti i torti: la media delle automobili nel Paese è infatti di 133 grammi di CO2 emessi per chilometro, mentre i valori della Dacia Duster sono sì bassi, rispetto alle auto della sua categoria, ma comunque superiori alla media: 158 g/km per la due ruote motrici e 178 g/km per la versione a trazione integrale.
Il giudice ha accolto le motivazioni dell’associazione, riconoscendo le basse emissioni prodotte dalla Duster, ma sostenendo che tale valore non giustifica una campagna pubblicitaria improntata sull’ecosostenibilità. Solo un piccolo qui pro quo comunicativo dunque per questo fuoristrada che tanto sta facendo parlare di sé.