SSANGYONG, CON TIVOLI PER UNA SVOLTA VINCENTE

17 Luglio 2017

L’ambizione per SsangYong, brand coreano rilevato dall’indiana Mahindra&Mahindra (che si occupa tra l’altro di information technology e consulenza finanziaria a livello globale) e’ quella di voler passare, nel giro di qualche anno, da scelta originale a moda. Con particolare riferimento ai giovani per via di una connettivita’ moderna. E per uscire dagli schemi ecco il crossover Tivoli che debutta sul mercato italiano con un motore 1.6 benzina aspirato (a cui seguiranno la versione bi-fuel GPL a luglio e il diesel a settembre). Prezzi a partire da 15.950 euro, garanzia di 5 anni o 100.000 km fornita da SsangYong Italia che fa parte del mitico Gruppo Koelliker gestito con competenza e professionalita’ industriale da Luigi, figlio del fondatore Bepi. Il crossover Tivoli e’ in vendita in Corea del Sud da gennaio, con una media di 2.600 unita’ al mese, quindi la passerella al Salone di Ginevra in marzo. I numeri previsti per l’Italia sono di 300 unita’ al mese una volta che la gamma sara’ a regime. Tivoli non vuole attrarre la clientela con prezzi da low cost, bensi’ cerca di offrire un “value for money” mandando il messaggio a quelli che “non sono ammaliati dal fascino dei brand piu’ blasonati – ha evidenziato Luca Ronconi, Ad di SsangYoung Italia – ma si orientano su scelte originali”. Sara’ il motore 1.6 turbodiesel da 115 cv il propulsore piu’ richiesto (consumo di 4,7 litri x 100 km ed emissioni di 123 gr/km) piuttosto che il benzina 1.6 da 128 cv. E’ abbinato ad un cambio manuale a sei rapporti oppure, in opzione, ad un automatico con uguale numero di marce (in futuro sara’ disponibile anche una versione a trazione integrale con differenziale centrale a gestione automatica). Sospensioni anteriori McPherson (le posteriori a ponte torcente, che diventano multilink nel caso delle 4WD.

Tivoli e’ lungo 4,2 metri, largo 1,8 ed alto 1,6 m con un passo di 2,6 metri che assicura una buona disponibilita’ di spazio interno, in particolare ai posti posteriori, mentre il bagagliaio risulta sacrificato con appena 213 litri di volume disponibile. Gli allestimenti sono tre e consentono svariate personalizzazioni. Al volante, nonostante la presenza del sistema Smart Steer, lo sterzo appare un po’ duro (come il pedale della frizione). Abbiamo notato qualche impuntamento nel cambio. Il motore 1.6 a benzina e’ apparso leggermente pigro nel prendere i giri, piccoli nei che non compromettono il giudizio complessivo sul modello che si dimostra di sana e robusta costituzione. La partnership con il Gruppo Daimler degli Anni Novanta ha lasciato un’importante eredita’: i processi produttivi rispettano gli elevati standard dei tedeschi e consentono di offrire, come gia’ ricordato, i 5 anni di garanzia della vettura. Per emergere nell’affollato segmento dei crossover di segmento B (Nissan Juke, Peugeot 2008, Renault Captur) era richiesto un progetto europeo al 100%. Cosi’ Tivoli e’ sviluppata su una nuova piattaforma con scocca portante e vuole soddisfare l’esigente cliente europeo in termini di comfort, prestazioni e piacere di guida grazie ad una lodevole messa a punto del telaio, alla trazione sia anteriore sia integrale e ai motori omologati Euro6. La linea e’ opera del Centro Stile coreano ma, secondo indiscrezioni, qualche dritta potrebbe essere arrivata da Giorgio Giugiaro autore del design della Korando.