Suzuki traccia strada futuro puntando su Green Technology

17 Luglio 2017

Riduzione dei consumi e dell’impatto ambientale senza rinunciare al piacere di guida: è questa la strada tracciata per i nuovi modelli Suzuki nei segmenti citycar e compatte. Lo sviluppo dell’auto secondo Suzuki parte dalla formula SGT, Suzuki Green Technology che consente la riduzione del peso e l’efficienza dei motopropulsori. Il futuro delle nuove vetture della casa giapponese passa attraverso l’integrazione di piattaforme modulari caratterizzate da un peso inferiore del 15%, garantendo al contempo la necessaria rigidità e quindi la sicurezza, studiate per garantire efficienza e piacere di guida.

In ottica di efficienza del gruppo motopropulsore, la casa si è concentrata sullo sviluppo di trasmissioni automatiche e manuali, oltre all’impiego di sistemi elettronici per il recupero dell’energia prodotta in fase di decelerazione e frenata. La riduzione dei consumi è un argomento legato a doppio filo con l’evoluzione dei prodotti Suzuki, come testimoniato dalla crescente efficienza meccanica dei prodotti di segmento A e B quali Alto e Swift, o ancora l’ultima generazione di Wagon R. Per le ‘kei car’, lo sviluppo prosegue sulla strada già intrapresa con l’innovativo propulsore tre cilindri R06A da 658 cc che, adottato sul modello Alto Eco predisposto per il mercato giapponese, è capace di aumentare le percorrenze sino a 35 km/l. Nella tecnologia diesel Suzuki è, tra l’altro, impegnata nella realizzazione di un nuovo motore bicilindrico da 793 cc con distribuzione bialbero DOCH a 8 valvole, destinato a vetture di piccole dimensioni e rivolto ai mercati emergenti. L’immediato futuro vede al centro dello sviluppo anche due innovazioni tecnologiche a supporto dei motori che puntano ad ottenere una sempre maggiore efficienza. Suzuki sviluppa la tecnologia Ene-Charge, che sfrutta batterie agli ioni di Litio per l’accumulo dell’energia prodotta in decelerazione e frenata, al fine di consentire un successivo utilizzo dell’energia stessa a gestione dei servizi elettrici dell’auto.

Il sistema Ene-Charge si associerà con la tecnologia ISG (Integrated Starter Generator), capace di creare una ‘ibridazione’ dei veicoli senza l’impiego di un vero e proprio motore elettrico. Il dispositivo alternatore/starter integrato propone un incremento di circa il 30% dell’accumulo di energia in fase di decelerazione, un riavvio del motore silenzioso grazie alla trasmissione a cinghia e soprattutto una assistenza al propulsore in fase di accelerazione grazie all’utilizzo dell’energia elettrica immagazzinata. Inizialmente il sistema verrà impiegato sui veicoli compatti destinati al mercato giapponese. Un discorso analogo vale per gli innovativi propulsori della serie DualJet Engine a doppia iniezione che garantiscono un incremento di coppia e consumi contenuti che, adottati sulle vetture compatte, sono stati scelti dal 40% degli acquirenti nel mercato giapponese nei primi mesi del 2014.