Volvo, la piccola PV444 compie 70 anni

17 Luglio 2017

grande protagonista dell’esposizione presso la Royal Tennis Hall fu, senza alcun dubbio, la “piccola Volvo”, la PV444.

I visitatori si accalcavano attorno all’auto per riuscire a darle un’occhiata almeno di sfuggita, sebbene quello che veniva presentato fosse un prototipo che nemmeno funzionava. Quando venne svelata nel settembre del 1944, la PV444 aveva alle spalle solo un paio d’anni di sviluppo del modello. Erano circa 40 gli ingegneri impegnati nelle attivita’ di sviluppo della nuova automobile. Venne realizzato un modello di legno in scala al naturale che fu poi dipinto di nero, con riquadri in vernice argento che indicavano quella che sarebbe poi stata la posizione dei finestrini. Il modello venne terminato nel marzo del 1944 e mostrato ai fondatori di Volvo, Assar Gabrielsson e Gustaf Larson.

Dopo aver brevemente osservato la vettura, questi due signori presero una decisione che avrebbe determinato l’intero futuro di Volvo in quanto casa automobilistica: l’auto sarebbe entrata in produzione. Durante l’esposizione, e nel periodo immediatamente successivo, vennero firmati 2300 contratti di vendita per la PV444. Tuttavia, ci sarebbe voluto ancora un po’ di tempo prima che le vetture potessero essere consegnate. Negli anni che seguirono, i prototipi vennero sottoposti a test molto scrupolosi e soltanto il 3 febbraio 1947 si arrivo’ all’approvazione definitiva che avrebbe poi consentito l’avvio effettivo della produzione, previsto per il mese successivo.

La PV444 non era soltanto la prima automobile di piccole dimensioni realizzata da Volvo, ma anche il primo modello con carrozzeria monoscocca. Il motore a quattro cilindri era di concezione totalmente nuova ed era la prima unita’ con valvole in testa sviluppata da Volvo per una autovettura. Si trattava di un motore da 1.4 litri, la cui prima versione era in grado di sviluppare una potenza pari a 40 CV SAE. Tutte le cosiddette PV444 Modello A erano nere con rivestimento esterno in vernice alla cellulosa, mentre le parti metalliche all’interno dell’abitacolo erano dipinte in una tonalita’ verde chiaro.