Beppe Grillo e Altroconsumo avanti tutta contro Volkswagen.

17 Luglio 2017

Leggiamo su corriere.it le chiare parole di Beppe Grillo che intervistato all’uscita dell’ Hotel Forum di roma parla dello scandalo Volkswagen dicendo testualmente: “Noi abbiamo scoperto che le cause delle scie chimiche sono gli aeroplani con i motori Volkswagen, Sono tutti taroccati i dati sulle automobili e anche quelli sui consumi.
Ne parlo da dieci anni nei miei spettacoli. Queste informazioni vengono fuori soltanto adesso, probabilmente perché arrivano dalla concorrenza”.
Ma il comico genovese non è l’unico a prendersela con il gruppo automobilistico tedesco; la rivista Altroconsumo infatti ha diffidato formalmente oggi con una lettera inviata alla sede di Volkswagen Italia, la casa tedesca.

Tale missiva è stata inviata anche alla sede di Berlino e alle sedi in altri Paesi europei, come Spagna, Belgio, Portogallo grazie alle collaborazioni che la famosa rivista di diritti dei consumatori vanta in tutta Europa. La diffida preannuncia una nuova class action con raccolta adesioni via etere attraverso il sito: www.altroconsumo.it. Sono state precise le richieste formulate da Altroconsumo:

1.       l’immediata comunicazione – a mezzo ogni adeguato canale di informazione – dei dati relativi alle reali emissioni di NOx di tutti i modelli interessati dalla condotta illecita denunziata e di ogni altro dato che, sin qui, fosse stato misurato e dichiarato attraverso analoghi meccanismi di alterazione delle procedure – pubbliche e private – di misurazione;

2.       l’immediata cessazione di ogni alterazione e manipolazione, in fase di omologazione, a mezzo del suddetto software o attraverso espedienti analoghi o simili a quelli già rilevati e non contestati, di qualsivoglia dato o informazione relativo alle caratteristiche delle autovetture vendute;

3.       il contestuale impegno di esimersi dall’immettere ulteriormente nel mercato automobili, per i motivi sopra descritti, evidentemente aventi caratteristiche difformi da quelle promesse, dichiarate e/o pubblicizzate ai consumatori;

4.       l’immediata ed esatta indicazione di quante e quali automobili già vendute in Italia hanno installato il suddetto software, quali sono i modelli e le versioni e da quando è iniziata la loro immissione nel mercato;

5.       l’immediata attivazione in favore di tutti i consumatori acquirenti delle autovetture interessate dalla condotta illecita in oggetto di adeguati rimedi consistenti, ove possibile nella modifica – previa nuova omologazione dell’autovettura – del veicolo così da renderlo conforme alle caratteristiche dichiarate o nella sua sostituzione con altro veicolo rispondente a tali caratteristiche o nella restituzione del relativo prezzo, dandone contestualmente precisa e dettagliata informazione scritta ai singoli acquirenti;

6.       in ogni caso l’attivazione di un’adeguata procedura di risarcimento dei consumatori coinvolti in relazione a tutte le varie voci dei danni sopra descritti da loro subiti.

Siamo curiosi di sapere come farà il colosso automobilistico a uscire fuori da questa difficile situazione. Ne sarà valsa la pena?

ecco il video dell’intervista di Beppe Grillo al corriere: