Fiat, le prestazioni alla guida del business plan di Marchionne

17 Luglio 2017

Il CEO di Fiat Chrysler Sergio Marchionne ha detto che una buona prestazione dalle attività del gruppo negli Stati Uniti sarà cruciale per il successo del recente business plan della società.
Secondo il CEO di Fiat Chrysler Sergio Marchionne una buona prestazione dalle attività del gruppo negli Stati Uniti potrebbe essere cruciale per il successo del recente business plan della società.
La casa automobilistica ha lanciato il mese scorso uno sforzo di crescita globale costruito attorno ai suoi marchi Jeep, Alfa Romeo e Maserati; il business plan si è proposto di aumentare le vendite del 60 per cento che, a.sua volta, andrebbe ad aumentare il profitto netto di cinque volte entro il 2018.
“L’esecuzione del business plan annunciato il 6 maggio dipende dalla buona riuscita delle operazioni negli Stati Uniti”, ha detto Marchionne in un evento di business svoltosi nella città di Trento.
Marchionne ha dichiarato che la società aveva bisogno di cassa operativa da parte di Chrysler negli Stati Uniti per finanziare la sua strategia in Europa, dove la Fiat stava ancora combattendo con una debole e fragile ripresa economica in relazione alla sovraccapacità del mercato per i marchi del mercato di massa.

Chrysler ha presentato istanza di fallimento nel 2009 e ha ricevuto un salvataggio a spese dei contribuenti degli Stati Uniti. Fiat ha rilevato la casa automobilistica degli Stati Uniti in quel momento e ha completato l’acquisizione all’inizio di quest’anno diventando così la settima più grande casa automobilistica del mondo.
Il gruppo si prepara a spostare il suo profilo principale da Milano a New York entro la fine di quest’anno.
Marchionne ha aggiunto che la forza finanziaria di Chrysler e il potere commerciale all’estero aiuterebbe Fiat ad incrementare le vendite di Alfa Romeo, che nell’ambito del piano costruirà otto nuovi modelli entro la fine del 2018 grazie agli investimenti del valore di 5 miliardi di euro (6,8 miliardi dollari). “Venerdì ho visto il prototipo di uno dei nuovi modelli che gli ingegneri stanno sviluppando in segreto e posso dire che siamo sulla strada giusta”, ha detto, aggiungendo che il modello sarà probabilmente svelato nel terzo trimestre del prossimo anno.

Marchionne ha confermato che tutte le vetture Alfa Romeo saranno prodotte in stabilimenti italiani, almeno fino al 2018, e che avrebbe chiesto al governo del primo ministro Matteo Renzi di adottare misure volte a facilitare le esportazioni.
“Io non sto chiedendo un aiuto finanziario. Chiedo logistica, regolamenti, cambiamenti per aiutare le esportazioni”, ha detto Marchionne, lamentando di non aver ricevuto tale aiuto dai predecessori di Renzi.