Tesla cerca di uscire dal sistema dei dealer negli Usa

17 Luglio 2017

Lo Stato del Connecticut sta considerando di concedere a Tesla Motors la possibilita’ di vendere le sue auto elettriche direttamente ai clienti, superando il tradizionale passaggio delle concessionarie. Una legge statale nega, infatti, questa possibilita’, tanto che Tesla ha solo un’officina autorizzata nel Paese. “Credo che dovremmo discuterne in maniera approfondita”, ha commentato il parlamentare Tony Guerrera, membro del Comitato dei Trasporti – e sentire gli esperti sui vantaggi e gli svantaggi di questa decisione, perche’ la popolarita’ dei veicoli elettrici tra i consumatori e’ in forte crescita”.

Tesla attualmente ha punti vendita diretti in venti stati e il dibattito sul permetterle o meno di bypassare i concessionari in tutti gli Stati ha attraversato tutto il Nord America. Per esempio, in Pennsylvania le e’ stato concesso di aprire cinque ‘store’ mentre il Michigan ha negato questa possibilita’. Lo stesso e’ accaduto in Massachusetts, dove e’ intervenuta anche l’associazione locale dei dealer. “Tesla sta provando a introdurre una nuova tecnologia che francamente pensiamo essere superiore”, ha dichiarato James Chen, Responsabile delle relazioni governative di Tesla. “I concessionari dovrebbero accettare l’idea che una nuova casa automobilistica stia entrando nel mercato”. Art Linares, Senatore Repubblicano di Westbrook (Connecticut) e’ stato il primo a proporre questo cambio di legislazioni, dopo aver dovuto viaggiare fino a New York per provare e acquistare una Tesla.

“Penso che Tesla faccia un business innovativo e che crei posti di lavoro, oltre a fare grandi macchine ? ha commentato Linares. “Solo cambiando questa legge potremmo creare nuovo lavoro qui in Connecticut”. Non la pensa allo stesso modo James Flaming, Presidente dell’associazione che riunisce i concessionari del Connecticut. “La cosa migliore per Tesla e’ inserirsi nel sistema attuale, dove gli autosaloni sono perlopiu’ posseduti da famiglie e rappresentano una garanzia per i consumatori”. Dopo aver citato il caso di Saab, in cui i concessionari si sono fatti garanti dei clienti, per le riparazioni e gli interventi in garanzia, Flaming ha ribadito che questi rappresentano un punto di riferimento sicuro per chi compra un’auto. “Se dovesse succedere qualcosa di brutto a Tesla o se questa decidesse semplicemente i abbandonare il business in Connecticut, i clienti rimarrebbero senza i servizi che una concessionaria puo’ ed e’ obbligata a offrire”. Secondo Chen, invece, questo e’ solo un modo delle concessionarie di difendere il proprio monopolio.